21 ottobre, l'idea che accende la lampadina (e la cucina!)

L'almanacco di oggi è dedicato a tre grandi visionari: Sant'Orsola, Thomas Edison e Pellegrino Artusi, l'inventore della Cucina Italiana
Luxurious still life arrangement for Thanksgiving with lantern and pumpkins
Luxurious still life arrangement for Thanksgiving with lantern and pumpkinsCatLane

Nell'almanacco del 21 ottobre si parla di una Santa la cui storia sta a cavallo tra realtà e leggenda. Ma anche di una grande invenzione, che ha rivoluzionato la vita di tutti noi e del suo inventore, Thomas Edison. Vi si è accesa la lampadina? Per rimanere in tema di scoperte, il proverbio è sulla scienza e la follia e il consiglio è preso dal manuale di gastronomia del padre fondatore della cucina italiana.

La storia di Sant'Orsola e delle 11 mila vergini

Quinto secolo: una giovane ragazza di rara bellezza, figlia di un re bretone, si converte al cristianesimo ma viene promessa in sposa a un principe pagano. Sembra l'incipit di un romanzo cavalleresco e in effetti non né è così distante. Quella di Sant'Orsola, infatti, è una storia avvolta dalla leggenda. Su consiglio di un angelo, Orsola, avrebbe posticipato il matrimonio di tre anni. Nel frattempo si sarebbe recata a Roma, accompagnata da 11 mila vergini. Di ritorno dal pellegrinaggio, all'altezza di Colonia, appena invasa dagli Unni, lei e le sue compagne sarebbero state trucidate dall'esercito di Attila. È considerata la protettrice degli educatori e delle università, dei mercanti di tessuti e dei bambini malati. Cristoforo Colombo, durante il suo viaggio alla scoperta delle Americhe, le ha intitolato anche un arcipelago, quello delle Isole Vergini.

Erasmo vs saggezza popolare

“La pazzia costruisce città, imperi, istituzioni ecclesiastiche, religioni, assemblee consultive e legislative: l’intera vita umana è solo un gioco, il semplice gioco della Follia”. Sebbene Erasmo da Rotterdam l'abbia decantata a tal punto da scriverne un elogio, per la saggezza popolare la follia non è la panacea di tutti i mali, anzi. E il proverbio di oggi è un chiaro manifesto del pensiero opposto: “La scienza è follia se il senno non la governa”.

Il giorno delle invenzioni: la prima lampadina

È anche vero, però, che gli inventori sono dei grandi visionari e che a guidarli nelle loro scoperte c'è sempre un pizzico di follia. Lo sa bene chi oggi viene unanimemente considerato il padre della lampadina a incandescenza, Thomas Edison, anche se – a onor del vero - sono stati in molti a contribuire all'invenzione di questo oggetto così rivoluzionario. Il test che ha fatto da battesimo alla prima lampadina elettrica funzionante è stato eseguito proprio il 21 ottobre del 1879 a Menlo Park, città californiana dove Edison aveva il suo laboratorio di ricerca, e dove oggi ha sede il quartier generale di Facebook.

Il consiglio dell'Artusi, l'inventore della cucina italiana

Anche la cucina italiana ha un suo “inventore” e si chiama Pellegrino Artusi. Il suo manuale, “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, scritto nel 1891, rimane ancora oggi una pietra miliare della gastronomia nazional-popolare. Una delle ricette più note di Pellegrino, tuttora riproposta nel ristorante di Casa Artusi a Forlimpopoli, è la n° 7, quella dei Cappelletti all'uso di Romagna, così chiamati per la loro forma a “cappello”. Una sfoglia di pasta all'uovo sottilissima con dentro un ripieno a base di ricotta, cappone, parmigiano e “odore di noce moscata, poche spezie, scorza di limone a chi piace”. Una vera e propria delizia per il palato.