SBK Thailandia, Gara1: Bautista suona la quarta

SBK Thailandia, Gara1: Bautista suona la quarta
Dopo una spettacolare battaglia nelle prime fasi, lo spagnolo della Ducati prende il largo e vince con un distacco abissale su Rea. Terzo Alex Lowes, sesto Marco Melandri

16.03.2019 ( Aggiornata il 16.03.2019 10:49 )

Sarà per merito della nuova Ducati V4R Panigale, oppure per via dell'arrivo di Bautista, sarà per il gran lavoro fatto da Yamaha che ha colmato quasi completamente il gap dalla Kawasaki e dalla Ducati, oppure, più verosimilmente, sarà per un mix di questi fattori, ma di certo è che il mondiale Superbike quest’anno sta offrendo uno spettacolo che non si vedeva da qualche stagione.

In gara 1 sul circuito thailandese Alvaro Bautista conquista la quarta vittoria consecutiva tagliando il traguardo con ben 8 secondi e 2 di vantaggio su Jonathan Rea. Sul podio la Yamaha di Alex Lowes, che batte Van der Mark per poco più di 4 decimi.

UN AVVIO AL FULMICOTONE - Al via Alvaro Bautista scatta bene dalla pole position ma finisce largo alla prima curva e Jonathan Rea ne approfitta: il nordirlandese prova la fuga e si porta subito al comando, con Bautista che rimane incollato alla Kawasaki. Al primo giro Sykes e la sua BMW rimangono in scia ai due fuggitivi. Al secondo passaggio Bautista mette giù il record della pista e va all’attacco di Rea: lo sorpassa ma poi finisce largo. Rea incrocia le traiettorie e lo affianca, Bautista prova a resistere e i due entrano in contatto. Rea fila via, Bautista rimane miracolosamente in piedi e perde solo una posizione, a vantaggio di Alex Lowes.

Tempo un giro e Bautista ripassa davanti a Lowes con una manovra simile a quella che prima lo aveva visto in bagarre con Rea, riportandosi in scia alla Kawasaki.

Intanto cade Laverty, che accusa un problema in frenata e si lancia dalla moto che prosegue la sua corsa. Alle spalle di Lowes intanto risalgono van den Mark e Leon Haslam, mentre Sykes perde gradualmente posizioni e nelle prime fasi è sesto davanti a Melandri.

LA LEGGE DI BAUTISTA – Quando mancano dodici giri, Bautista completa la sua operazione di pressing nei confronti di Rea e la corona con un sorpasso perfetto. La Kawasaki campione del mondo in carica aveva abbassato un po’ il ritmo nelle ultime tornate e non riesce a rispondere all’attacco della Ducati.

Poco dopo cade Chaz Davies, che viaggiava intorno alla nona posizione, però non si perde d’animo e rientra subito in gara, e riuscirà a conquistare un punticino iridato.

MELANDRI COMBATTENTE - Melandri intanto risale posizioni e ingaggia una bella battaglia con la Kawasaki di Leon Haslam, che a nove giri dalla fine perde la quinta posizione. I due si piazzano alle spalle delle due Yamaha ufficiali, quelle di Lowes e van der Mark, che si misurano a distanza di pochi decimi.

Bella performance per Michael Ruben Rinaldi, che con la Ducati indipendente del team Barni conclude in ottava posizione dopo essersi portato anche davanti alla BMW di Sykes.

CHE SPALLATA! – Quando mancano cinque giri alla fine Haslam attacca Melandri e riesce a riprendersi la quinta posizione dietro a Van der Mark, ma prima di cedere il ravennate resiste con tutte le sue forze e i due fanno letteralmente a spallate.

DELUSIONE HONDA – Leon Camier viaggia sempre fuori dalla top ten, Alessandro Delbianco, era più indietro quando incappa in una caduta. L’italiano torna comunque  in pista ma concluderà fuori dalla zona punti.

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